Ente Nazionale Sordi ETS-APS

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Sistema Qualità

certificazione ens ente nazionale sordi

L’Ente Nazionale Sordi – Onlus è stato fondato a Padova il 24 settembre 1932 durante il Primo Raduno Nazionale per unanime volontà dei sordi italiani.

Al fine di migliorare la gestione delle sue numerose attività l’ENS ritiene essenziale gestire ed implementare un Sistema di Gestione per la Qualità partendo dai servizi erogati, con maggior impatto verso l’esterno, ma considerando anche tutte quelle attività, con ricadute più prettamente interne, che hanno comunque influenza sulla qualità dei risultati finali.
Nel documento “Valutazione del contesto dell’organizzazione e delle parti interessate gestione dei rischi e delle opportunità” l’ENS definisce come intende gestire e valutare il proprio contesto operativo e settoriale in termini di solidità e posizione nel panorama del Terzo Settore al fine di operare coerentemente ai propri obiettivi e, con l’analisi del contesto connesso all’attività imprenditoriale, a non esporsi a rischi che possano comprometterne la realtà, i clienti acquisiti o consolidati e ad individuare indicazioni di opportunità di crescita sia commerciale (nuovi mercati/clienti), sia editoriale (sviluppi di nuovi prodotti).

Questo in riferimento a quanto previsto ai punti 4 e 6 della norma ISO 9001:2015.

La Direzione ha definito la Politica per la Qualità che, partendo da quanto stabilito nello Statuto/Regolamento Generale Interno dell’ENS, costituisce l’elemento che muove tutte le strategie e le azioni conseguenti; essa è strutturata in obiettivi generali strategici:

• conferimento di uniformità, attraverso la formalizzazione di procedure interne, alle modalità di gestione dei servizi al fine di operare in maniera più concreta e, quindi, efficiente;
• miglioramento continuo della qualità dei servizi forniti, garantendo il rispetto di richieste e tempi, con costante riferimento alle prescrizioni delle normative vigenti – e ove possibile con opportuna riduzione dei tempi di lavorazione ed accuratezza delle verifiche;
• ottimizzazione nell’impiego delle risorse, costante coinvolgimento del personale e promozione della consapevolezza dei ruoli di ciascuno.

Con riferimento agli obiettivi generali sopra definiti, la Direzione si impegna inoltre a:

• diffondere tali obiettivi – definiti dalle linee programmatiche degli Organi Statutari – a tutti i livelli attraverso opportune comunicazioni indirizzate a tutte le funzioni, ponendo le basi, in questo modo, per ottenere il massimo coinvolgimento delle risorse;
• applicare sistematicamente una struttura di monitoraggio di processi e servizi, sviluppando i dati di input provenienti dal sistema informativo, finalizzata ad un efficace controllo di gestione interno;
• mantenere attivo il sistema di monitoraggio nella gestione dei servizi, a partire dal primo contatto con gli utenti fino all’analisi del feed-back;
• mantenere attivo un sistema per il riscontro continuo della soddisfazione di soci ed altre parti interessate in merito ai servizi erogati (customer satisfaction);
• implementare costantemente il Sistema di Gestione per la Qualità, ampliandone gradualmente il campo di estensione nell’ambito dei servizi erogati e delle unità operative coinvolte.

Nel corso del riesame annuale della Direzione vengono definiti obiettivi specifici, misurabili e coerenti con gli obiettivi generali strategici che devono essere comunque rivisti periodicamente, in funzione dell’evolversi della situazione generale e del quadro normativo di riferimento. In ogni caso, la concreta realizzazione degli obiettivi dovrà sempre seguire la mission dell’Associazione, che consiste in:

• soddisfare al meglio la domanda di servizi in tutte l’aree nelle quali l’Associazione si è attivata, nel rispetto della soggettività e della centralità del “cliente” (inteso nel senso di soci ed altre parti interessate);
• garantire una costante attenzione ai bisogni dell’utente/cliente attraverso un’attenta verifica dei risultati prodotti e del livello di qualità del servizio erogato, sviluppando metodologie adeguate;
• garantire le migliori condizioni per operare a chiunque, a diverso titolo, collabori con l’Associazione; impegnarsi, ove opportuno, per favorire lo sviluppo delle competenze professionali e la partecipazione alla vita sociale dell’Associazione;
• realizzare la migliore economicità ed efficienza nella gestione;
• garantire a tutti gli interlocutori la massima trasparenza delle scelte gestionali;
• migliorare costantemente i processi organizzativi interni.

Tenendo presente tali linee guida la Direzione non può non tenere presente uno scenario complesso entro cui l’ENS si deve muovere, con carenza di risorse che mettono in difficoltà in primis le categorie più svantaggiate, quali le persone con disabilità.

Il nostro è un unico importante obiettivo: la ricerca di una sempre maggiore qualità della vita per tutte le persone sorde. Tema fondamentale è quello di un più ampio coinvolgimento delle famiglie nella vita associativa, proprio in linea con la campagna promossa a livello europeo sulla conciliazione tra vita lavorativa e familiare: da un lato per fornire loro una preziosa rete di sostegno e informazione; dall’altro per trarre nuove energie e rinnovare l’ENS partendo proprio dalla componente fondamentale della nostra società, cioè il nucleo familiare.
Fondamentale è anche il proseguimento di quel percorso di apertura e dialogo con tutte le persone sorde, a prescindere dai personali percorsi di crescita e dalle scelte educative e ri-abilitative – oralismo, bilinguismo, impianto cocleare, ecc. – e lo dimostra la proposta di legge di cui abbiamo relazionato in apertura, che mira all’adozione di misure ad ampio raggio a tutela di tutti gli strumenti oggi disponibili per realizzare la piena inclusione sociale dei sordi.
L’ENS proseguirà il monitoraggio continuo delle condizioni politico-sociali, in autonomia, in seno alla FAND e nell’ambito degli organismi internazionali di cui fa parte, al fine di scongiurare l’adozione di atti e normative che vadano a ledere diritti acquisiti in tanti anni di battaglie sociali, e proponendo altresì iniziative di natura legislativa a tutela delle persone sorde.

Uno sguardo rivolto all’organizzazione interna è poi importante per stare al passo con i tempi: miglioramento dei processi organizzativi e delle procedure di gestione e coordinamento della Sede Centrale e delle Sedi Territoriali; adozione di nuove tecnologie per ottimizzare la circolazione delle informazioni interne; lo scambio di buone prassi per un sistematico e costruttivo confronto e standardizzazione di attività, pur nel rispetto delle autonomie locali.
Una continua e attenta opera di risanamento dell’Ente è prerequisito fondamentale per tornare a un equilibrio e stabilità finanziaria necessari per il corretto e buon andamento gestionale, unica strada per la salvaguardia dell’Ente che ne garantisca la sopravvivenza e il perseguimento delle attività istituzionali previste da Statuto, atte a garantire la tutela dei diritti delle persone sorde e delle loro famiglie. Un risanamento avviato con i fatti da questa Dirigenza Nazionale e che si concretizzerà ulteriormente nel migliorare e implementare procedure e software dedicati alla gestione contabile, nonché alla creazione di banche dati centralizzate, sia a livello centrale che periferico, per garantire trasparenza, omogeneità e tempestività nel controllo dei movimenti di entrata e uscita e nella gestione generale dei bilanci.

Si presterà particolare cura nel monitorare scadenze, adempimenti fiscali e tributari al fine di scongiurare situazioni che in passato hanno creato grosse difficoltà all’Ente – e i cui effetti si sentono ancora oggi – ad es. nella partecipazione a bandi di gara, laddove anche piccole irregolarità nella gestione di una singola sede territoriale si ripercuote sullo status dell’intero Ente. E questo significa puntare sulla formazione e responsabilizzazione sempre maggiori del corpo dirigente, perché al ruolo politico si aggiungano competenze di management e controllo di gestione indispensabili per il buon andamento e continuo miglioramento delle attività realizzate dalle sedi ENS.
Una collaborazione e un dialogo con tutte le realtà sociali serie e strutturate che operano nel pianeta sordità – Cooperative, Associazioni di Famiglie, operatori del settore, personale docente, ecc. – e con quelle attive nel multiforme mondo della Disabilità, dell’Associazionismo, del Terzo Settore e perché no, del mondo profit, se nell’ambito di specifici progetti e attività si riescono a costruire sinergie e obiettivi condivisi.
Un’opera di continua sensibilizzazione delle Istituzioni, della Pubblica Amministrazione, del mondo della politica perché da un lato condividano percorsi di sostegno formale alle attività istituzionali condotte dall’ENS, dall’altro acquisiscano una sempre maggiore conoscenza delle difficoltà che incontrano le persone sorde nella vita di ogni giorno, imparando al contempo ad apprezzarne le qualità e potenzialità umane, e a rispettarne i diritti di cittadinanza.

Questo processo di avvicinamento, sensibilizzazione e conoscenza di chi sono le persone sorde e quali le specifiche esigenze, che deve essere condotto dall’Ente a tutti i livelli, è fondamentale per garantire una reale e non retorica integrazione sociale.

L’ENS nel mese di giugno 2015 ha svolto il proprio Congresso Nazionale, che ha rappresentato un momento fondamentale nel ripensamento della vita associativa e nel corso del quale è stato riconfermato il Presidente Nazionale, eletto il nuovo Consiglio Direttivo e approvato un nuovo impianto statutario.

Punti fondamentali su cui l’ENS ha intenzione di investire nei prossimi mesi sono:

• la realizzazione di grandi progetti formativi (in virtù dei bandi L. 383/2000) dedicati ai Dirigenti dell’Associazione e soci;
•  piano di revisione di procedure e adempimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
•  aggiornamento delle competenze del personale dipendente;
•  sistematizzazione degli inquadramenti contrattuali a livello nazionale (nuovo CCNL UNEBA);
•  miglioramento dei servizi rivolti ai soci con impiego delle nuove tecnologie.

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